Speciale: Superbonus 110%: una guida all’ottenimento della detrazione

Una persona indica il proprio pc, su cui si può vedere un progetto di edificio. Allo stesso tempo ci sono dei fogli e un telefono appoggiati sulla scrivania di fronte.

Il decreto Rilancio è stato finalmente ultimato in tutti i suoi accessori, sono così diventate legge tutte le pratiche per usufruire dei nuovi incentivi fiscali. È stato definitivamente confermato quindi il cosiddetto Superbonus, che permette di recuperare il 110% delle spese sostenute per determinati lavori edilizi.

Diventa quindi fondamentale comprendere quali sono i paletti imposti dal Governo per accedere a questa incredibile detrazione. Le limitazioni sono di varia natura, dal tipo di intervento ai massimali di spesa, dagli impianti installati alle modalità di fruizione degli incentivi. Non ti preoccupare: esamineremo tutte le situazioni in questo articolo.

Importante

Attenzione: ricorda che ogni caso è a sé stante, e necessita la valutazione di un professionista del settore. Per questo il nostro consiglio è quello di rivolgerti direttamente a noi, nelle sedi di Diecimo e Lucca. Potremo così comprendere le tue particolari necessità e guidarti nell’ottenimento del Superbonus.

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Il superbonus in pillole

  • Il Superbonus è una detrazione dall’imposta lorda del 110% delle spese sostenute per alcuni tipi di lavori edilizi.
  • Gli interventi principali che fanno accedere al Superbonus sono: isolamento termico; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale; adozione di misure antisismiche o loro miglioramento.
  • Hanno diritto alla detrazione: chi vive in un edificio indipendente; chi vive in un condominio; chi vive in un edificio con più unità abitative ma la cui abitazione è “indipendente”; chi lavora come imprenditore (anche come azienda personale) ma compie lavori su proprietà personali e non aziendali; chi vive in affitto, usufrutto o comodato.
  • I limiti di spesa sono stati rivisti rispetto alle agevolazioni degli anni passati (molte tuttora valide, anche se meno convenienti)
  • Chi non vuole aspettare la detrazione d’imposta, ha a disposizione due strumenti ulteriori: lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta

Superbonus 110%: quali interventi ricadono sotto la detrazione

Il Superbonus al 110% si può raggiungere grazie a due tipi di interventi, già soggetti negli anni precedente a differenti agevolazioni: lavori per migliorare l’efficienza energetica, oppure lavori per adottare o migliorare le misure antisismiche.

Per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione esistono in realtà molti tipi di interventi diversi. Così si è deciso di dividerli in due categorie. La prima è quella degli interventi “trainanti” e riguarda i lavori che, svolti anche singolarmente, fanno ottenere il Superbonus. Il secondo gruppo invece è quello degli interventi “trainati” e comprende quei lavori che singolarmente non permetterebbero di accedere al Superbonus, ma possono essere aggiunti a uno di tipo trainante e così rientrarci.

Gli interventi trainanti si dividono in:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Tra questi interventi rientra per esempio la coibentazione del tetto;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con uno degli impianti riportati in questa lista: generatori di calore a condensazione (con efficienza almeno di classe A); generatori a pompa di calore; apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione; sistemi di microcogenerazione che portino a un risparmio di energia di almeno il 20%; collettori solari;
  • Interventi di adeguamento antisismico che migliorino la classe di rischio dell’edificio di almeno un livello.

Gli interventi trainati invece sono:

  • installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • Installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica, a cui poi si possono aggiungere dei sistemi di accumulo di energia;
  • altri interventi minori di aumento dell’efficienza energetica, molti già inseriti nel cosiddetto Ecobonus già in vigore negli anni passati.

Comprese nelle spese per gli interventi vanno considerate anche quelle accessorie, come l’acquisto di materiali, la progettazione e le spese professionali, le perizie, l’installazione di ponteggi, lo smaltimento dei materiali rimossi e l’Iva.

Superbonus 110%: i soggetti che hanno diritto alla detrazione

Sono molti i soggetti che hanno diritto al Superbonus. Nella legge si parla per la precisione di: condomìni, persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, Istituti autonomi case popolari (IACP), cooperative di abitazione a proprietà indivisa, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociali, associazioni e società sportive dilettantistiche, persone fisiche che risiedono in edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.

Andiamo a spiegare un po’ di terminologie e chiarire alcuni passaggi.

Persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa vuol dire che gli immobili interessati nei lavori non devono essere di proprietà dell’azienda, o che (in caso per esempio di azienda personale) che non siano centrali nell’attività d’impresa.

Per quanto invece riguarda i condomìni va chiarito che, in mancanza di un amministratore, sarà uno dei normali condòmini a dover inserire le sue credenziali e adempire a tutti gli obblighi richiesti per accedere alle detrazioni.

Una configurazione diversa dal condominio, e comunque specificata nei decreti successivi a quello che ha creato il Superbonus, è quella di unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Queste particolari abitazioni “autonome” devono quindi rispettare due caratteristiche:

  • perché siano funzionalmente indipendenti devono avere almeno tre tra questi impianti (e devono averne proprietà o utilizzo esclusivo): approvvigionamento idrico, impianti per il gas, impianti per l’energia elettrica e impianto di climatizzazione invernale;
  • perché abbiano accessi autonomi dall’esterno devono avere un ingresso indipendente, chiuso da cancello o portone, che consenta l’accesso dalla strada oppure da un giardino o cortile la cui proprietà può non essere indipendente.

Un’ultima precisazione riguardo chi vorrebbe usufruire del Superbonus ma non ha la proprietà dell’immobile su cui vuole iniziare i lavori. Se la persona ha diritto di utilizzo dell’edificio attraverso un contratto di affitto, di usufrutto o di comodato, allora può accedere alla detrazione.

Superbonus 110%: valore della detrazione e tetto di spesa massima

Come abbiamo già detto, il Superbonus ammonta per tutti gli interventi al 110% della spesa sostenuta. Questa deve essere stata effettuata tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022. Ulteriori sei mesi, fino al 31 dicembre 2022, sono assicurati per i lavori nei condomini o nelle parti comuni di quegli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate ma possedute da un unico proprietario o in comproprietà, ma solo se sono stati già realizzati almeno il 60% degli interventi previsti.

La detrazione verrà corrisposta sotto forma di agevolazione da sottrarre all’imposta lorda. Sarà divisa in 5 quote annuali di pari importo se le spese vengono effettuate fino al 31 dicembre 2021, mentre sarà divisa in 4 quote annuali se le spese sono datate 2022.

I limiti di spesa massimi variano invece a seconda degli interventi sostenuti.

  • Per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache, il limite è così delineato: la spesa massima è di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari (quindi una casa singola) o per le unità immobiliari indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari; la spesa massima diventa di 40.000 euro moltiplicata per il numero di unità che compongono l’edificio, se è composto da due a otto unità; infine la spesa massima è di 30.000 euro moltiplicata per il numero di unità, se l’edificio è composta da più di otto unità immobiliari;
  • Per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, il limite è così delineato: la spesa massima è di 30.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari indipendenti; la spesa massima diventa di 20.000 euro moltiplicata per il numero di unità, se l’edificio è composto da due a otto unità; la spesa massima è di 15.000 euro se l’edificio è composto da più di otto unità;
  • Per gli interventi antisismici, i limiti rimangono quelli del Sismabonus. Si parla quindi di 96.000 euro per edifici indipendenti, e sempre 96.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari per interventi su parti comuni condominiali.

Superbonus 110%: le alternative alla detrazione dall’imposta

Come abbiamo già detto, il Superbonus dà diritto a una detrazione del 110% delle spese sostenute. Abbiamo anche aggiunto che questi incentivi arrivano effettivamente come detrazione d’imposta. Ma esistono altri due strumenti che possono permettere un recupero più veloce dell’ammontare della detrazione: lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Lo sconto in fattura vuol dire che, nella notula emessa a chi fornisce la prestazione, si può inserire un fattore di sconto che può variare fino ad arrivare al valore massimo della detrazione. In questo modo sarà il fornitore degli interventi ad accollarsi la riscossione di questo credito, nelle stesse modalità a quote annuali.

La cessione del credito invece funziona in maniera differente. In questo caso, successivamente all’emissione della fattura, si può cedere il credito maturato col Superbonus verso altri soggetti ottenendo subito una remunerazione. I due casi più probabili sono la cessione verso lo stesso fornitore degli interventi effettuati, oppure verso gli istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Importante

Pieroni è già pronta a offrire ai suoi clienti il servizio di cessione del credito. Per scoprirne le condizioni, non ti resta che venire nelle nostre sedi di Lucca e Diecimo.

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Conclusioni

L’iter per arrivare a ottenere il Superbonus è complicato. Gli intoppi possono nascere fin da subito, non sapendo bene se l’intervento che si deve fare rientra tra quelli agevolabili. Non è facile comprendere se si fa parte di quelle categorie di soggetti che hanno accesso alla detrazione. Magari si sfora il tetto massimo di spesa senza saperlo, oppure si vorrebbe usufruire degli strumenti creditizi differenti ma non se ne capisce bene il funzionamento. Poi ci sono le certificazioni da far fare (e ci vogliono dei professionisti qualificati), i moduli da compilare e mandare ai giusti indirizzi…

Sappiamo benissimo quanto può essere difficile. Per questo motivo Pieroni è a tua completa disposizione. Il nostro team è pronto a seguirti passo dopo passo, aiutandoti nelle questioni edilizie e in quelle legali e finanziarie. L’unica cosa che devi fare è venire in una delle nostre sedi, quella principale di Diecimo oppure a Lucca, e dirci di cosa hai bisogno. Il resto lo vedremo insieme.